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DatiOpen.it compie un anno e festeggia rendendo tutti i suoi dati dei “linked open data”!

Un anno fa,  a settembre 2012, esordiva DatiOpen.it, il portale italiano che ha due missioni: quella di rendere fruibili gli open data al grande pubblico e quella di fornire uno strumento gratuito agli enti che vogliono pubblicare i loro primi dati aperti. DatiOpen.it si pone in modo innovativo verso il mondo degli open data: non è solo un catalogo di dati rivolto a tecnici che possono scaricare dati, ma un vero e proprio strumento per i cittadini che vogliono consultare direttamente sul web i dati aperti, con tabelle, grafici e mappe interattive facili da usare.

In un anno, la redazione di DatiOpen.it e gli enti che hanno aderito al progetto hanno raccolto e documentato più di 1.300 open data, e grazie a questo lavoro i dati aperti degli enti italiani sono sono stati visualizzati 400.000 volte.

Con DatiOpen.it è cresciuta anche la piattaforma open source tutta italiana con la quale il portale è realizzato, ovvero StatPortal Open Data. In particolare, grazie ad i primi risultati del progetto di ricerca ODINet sul web semantico, sono state sviluppate procedure che consentono di analizzare i dati immessi nel sistema alla ricerca di potenziali collegamenti con altri dati e/o ontologie e renderli automaticamente dei linked data.

E’ grazie a queste evoluzioni che tutti i dati presenti in DatiOpen.it sono diventati dei Linked Open Data: conformemente alle Linee Guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, i dati sono esportabili in formato RDF, attestati a livello 5 secondo il modello di rating W3C.

E poiché abbiamo l’orgoglio di avere sviluppato una piattaforma tutta italiana, abbiamo deciso di muoverci in tale contesto: tutti i dati contenenti un riferimento esplicito ad un territorio (es. comune, provincia o regione)  sono stati infatti automaticamente linkati con l'ontologia "Linked Open IPA" relativa all'Indice della Pubblica Amministrazione (IPA) redatta dal Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione (SPC) progettato e gestito direttamente dall'Agenzia per l'Italia Digitale. Un esempio? Prova con http://www.datiopen.it/it/opendata/Tasso_di_motorizzazione_per_i_comuni_capoluogo_di_provincia_per_anno.

Ovviamente anche tutti i dati che saranno caricati da oggi su DatiOpen.it o dai portali realizzati con StatPortal Open Data saranno resi automaticamente dei linked data, sollevando quindi gli enti dall’onere di tale processo: siamo convinti che l’applicazione di tali tecnologie, che saranno sicuramente raffinate ed evolute nei prossimi mesi, possa dare una grossa spinta al mondo dei linked data e quindi dell’interoperabilità in Italia.

Insomma... che gli enti liberino i dati, al resto ci pensiamo noi!

E’ online opendata.provincia.lucca.it: quando il portale di dati aperti è “innovativo” e “ragionato”

Da pochi giorni è online il portale opendata.provincia.lucca.it, un portale di open data gestito dal “Servizio Centro Unico Gare ed Espropri, Sistemi Informativi e Statistica” della Provincia di Lucca.

Da un punto di vista “tecnologico” il portale si distingue perché non solo consente di poter scaricare i dati in formati aperti, come avviene nella maggioranza dei portali, ma dà la possibilità di poterli visualizzare ed analizzare in modo immediato con tabelle interattive, grafici e mappe. Inoltre il nuovo portale è federato con “DatiOpen.it”, essendo realizzato con la medesima tecnologia “StatPortal Open Data”. Questo si traduce in pratica con il fatto che tutti i dati presenti nel portale sono ricercabili e fruibili direttamente anche dal portale DatiOpen.it senza che questi siano duplicati su più server. E’ importante evidenziare il fatto che non sono solo i metadati (le informazioni descrittive) ad essere “federate” ma anche il contenuto informativo (es. tabelle o dati geografici) viene richiesto dinamicamente via web al database di origine.  Questa tecnologia applicata al mondo degli open data può aprire scenari molto interessanti ed innovativi, creando veri e propri database distribuiti.

Un esempio pratico potrebbe essere quello in cui, anche in ottica di riuso, i comuni della Lucchesia adottassero la stessa piattaforma e realizzassero i propri portali in cui in modo autonomo gestiscono i propri dati comunali (caricamento, documentazione ed aggiornamento):  tutti questi dati sarebbero poi ricercabili e fruibili senza copia o duplicazione anche dal portale della Provincia, che fungerebbe quindi da collettore (hub) di dati comunali e produttore di dati provinciali; ovviamente lo stesso discorso può essere esteso anche a gerarchie del tipo provincie-regioni ecc..

Non solo tecnologia: il portale si distingue anche dal punto di vista dei contenuti. I dati pubblicati riguardano tematiche di interesse quali l’economia, il lavoro, la demografia, il sociale ed il turismo e nella maggior parte dei casi contengono elaborazioni e statistiche prodotte dal servizio statistico della Provincia, quali ad esempio stime sulla disoccupazione e sul numero di NEET (giovani che non lavorano e non studiano), indicatori sui processi di invecchiamento demografico, tassi standardizzati di mortalità per le principali malattie e molto altro ancora. I dati sono inoltre corredati da analisi che illustrano in un'ottica comparativa e critica le principali dinamiche dell'economia e della società provinciale.

Esempio di consultazione su mappa di informazioni turistiche

In questo video sono illustrate le potenzialità di visualizzazione su mappa di DatiOpen.it per dati di interesse turistico.

In particolare il video mostra un esempio di consultazione dei dati relativi ai punti di interesse culturale della Regione Lazio, disponibili all'indirizzo http://www.datiopen.it/it/opendata/Punti_di_interesse_culturali_del_Lazi....
 
Il sistema calcola un raggruppamento per i punti in un intorno circolare, e tale calcolo è eseguito ad ogni livello di zoom in modo da mostrare sempre un numero limitato di oggetti per aumentare la leggibilità della mappa.
 
Cliccando sul segnaposto di ogni bene culturale è possibile visualizzare il nome, una descrizione estesa e la datazione. E' anche prevista l'integrazione con la piattaforma Google Map, che grazie alla funzionalità "Street View" consente la visualizzazione immersiva del punto di interesse.
 
Un turista dal suo tablet potrebbe quindi consultare facilmente tale mappa, ottenendo preziose informazioni sui luoghi in cui si trova e anche scoprire nuovi posti da visitare.
 
Questo è il primo di una serie di video dimostrativi che faremo sia per mostrare le funzionalità della piattaforma sia per evidenziare dati di particolare interesse, come in questo caso.
 
Seguiteci!
 
 

DatiOpen.it nominata "Applicazione web OpenGeoData 2012".

Quest’anno, nella categoria “Servizi Web”, il Consiglio Direttivo dell’Associazione OpenGeoData Italia ha stabilito di assegnare il riconoscimento “Applicazione Web OpenGeoData 2012” alla Sistemi Territoriali srl.
 
La motivazione è la seguente:
 
per aver pubblicato con successo il portale DatiOpen.it come iniziativa imprenditoriale orientata al riuso dei dati open. Il portale offre la possibilità di avere una panoramica dei dati open resi disponibili dalla Pubblica Amministrazione sia geografici che alfanumerici, classificati per tema e descritti con metadati.
Il sito consente all’utente non solo di scaricare i dati in vari formati ma anche di consultarli in forma di tabelle, grafici e mappe interattive.
Il riconoscimento dell’Associazione OpenGeoData Italia vuole anche sottolineare l’impegno imprenditoriale della Sistemi Territoriali srl da poco intrapreso verso il linked opendata”.
 

Il riconoscimento verrà ufficializzato nel corso della Conferenza OpenGeoData Italia "Istruzioni per l'uso" che si terrà a Roma il 28 febbraio 2013, nella sede della Società Geografica Italiana.

 

Elenco completo di tutti i riconoscimenti "OpenGeoData Itala 2012".
 
 

StatPortal Open Data e DatiOpen.it protagonisti del progetto "ODINet"

ODINet, progetto approvato a Dicembre 2012 nel bando POR "programma CReO FESR 2007-2013" della Regione Toscana, prevede attività di ricerca finalizzata alla realizzazione di un nuovo framework tecnologico per l'accesso e la diffusione online di dati strutturati ed eterogenei, caratterizzato da metodi innovativi per l'individuazione, la catalogazione e la rappresentazione di dati sul Web.

La ricerca è mirata su un insieme di tecnologie che agiscano in sinergia e consentano di riuscire a:

  • Individuare automaticamente dati strutturati resi disponibili nel web direttamente nel "luogo" in cui risiedono (inteso come locazione online) e nel formato originario in cui sono stati esposti, senza che l'autore debba notificare l'avvenuta pubblicazione.
  • Accedere all'informazione tematica, descrittiva e alle relazioni contenute nei dati per caratterizzarli ed inserirli in un una rete ontologica e sociale che favorisca la loro ricerca ed individuazione.
  • Aprire la strada alla categorizzazione e classificazione ontologica dei dati (e della conoscenza) in diversi settori tematici quali quello economico, sociale e sanitario.
  • Esplorare l'intera rete di dati per mezzo di interfacce utente universali, innovative e user-friendly.
  • Rappresentare in modo uniforme i dati in ottica Business Intelligence (BI) per mezzo di reportistiche tabellari, grafiche e cartografiche.
  • Creare servizi web che consentano l'accesso federato a tutti i dati inerenti una determinata tematica, al fine di facilitare la realizzazione di specifiche applicazioni.

I risultati di questo progetto avranno una ricaduta diretta sull'attuale piattaforma community di StatPortal Open Data e di conseguenza sul portale italiano DatiOpen.it (che ad oggi ha quasi raggiunto quota 800 open data catalogati), essendo quest'ultime le prime infrastrutture sulle quali verrà sperimentato e validato il progetto.

Per maggiori informazioni: http://www.opendata.statportal.it/progetto_odinet_web_semantico

Avvio del Progetto ODINet per il web semantico

 
StatPortal Open Data e DatiOpen.it nei prossimi mesi saranno al centro di un progetto di Ricerca, ODINet, cofinanziato dalla Regione Toscana tramite il POR (programma CReO FESR 2007-2013), inerente il web semantico di cui prossimamente daremo maggiori informazioni: l’ambizioso obiettivo è quello di distinguersi dalla “concorrenza” internazionale e realizzare uno strumento open source interamente realizzato in Italia che possa essere un nuovo punto di riferimento in quanto a innovazione, integrazione, analisi e visualizzazione dei dati. 

Nuove sfide per DatiOpen.it: Decreto Crescita e Linked Open Data

 
L’approvazione del “decreto crescita 2.0” apre nuove orizzonti ad iniziative come quella di DatiOpen.it, visto che l’art. 9 prevede che I dati e le informazioni forniti dalla pubblica amministrazione dovranno essere obbligatoriamente pubblicati in formato aperto (cd. open data). La domanda di trasparenza pubblica e la sete di informazione a tutti i livelli cresce sempre di più, e di conseguenza crescerà anche il bacino informativo da cui attingere liberamente.
 
Questo sarà un grande stimolo per tutto lo staff di DatiOpen.it, perché richiederà un ulteriore passo in avanti sia a livello organizzativo che tecnologico per cercare di valorizzare al meglio il patrimonio informativo che si va a costruire.
 
Prerequisito fondamentale sarà l’evoluzione tecnologica della piattaforma open source con cui DatiOpen.it è realizzato: StatPortal Open Data. La road map è tracciata: sono state rilasciate le prime funzionalità per supportare oltre al diffuso OData - OpenData Protocol anche i Linked Open Data; è ora possibile eseguire il download in RDF di tutti i dati ed è stato attivato un endpoint SPARQL che permette di accedere e condurre interrogazioni al catalogo completo dei dati, e da Febbraio sarà finalmente disponibile per il download il primo rilascio del codice sorgente della piattaforma, in modo che chiunque possa scaricare e provare liberamente la soluzione.
 
Nei prossimi mesi usciranno inoltre i primi portali di alcuni enti pubblici che hanno deciso di adottare StatPortal Open Data,  e questi  saranno “federati” con DatiOpen.it, ovvero tutti i dati che pubblicheranno saranno automaticamente ricercabili e visualizzabili anche tramite DatiOpen.it.

L’esordio di DatiOpen.it: prime impressioni

Passati i frenetici giorni del lancio del portale e terminate (purtroppo) anche le ferie estive, è giunta l’ora di tracciare un primo bilancio dell’esordio di DatiOpen.it, che ci sembra essere stato finora sicuramente positivo.

A seguito dell’annuncio della nascita del portale apparso in primis sul sito di GeoMedia, la notizia ha iniziato a girare in rete ed è stata riportata fra gli altri nel blog sugli open data de “Il Sole 24 ore”  e su GEOforUS. In entrambi i casi i commenti sono lusinghieri. Inoltre la notizia ha avuto un'eco sul gruppo Google “spaghetti open data”, ed anche in questo caso ci sembra che il bilancio dei primi commenti sia stato positivo. Anche i dati sulle visite in questi primi (e caldissimi) giorni d’Agosto sono confortanti, quindi a questo punto non possiamo fare altro che non deludere le aspettative e continuare a lavorare su questa strada.

Nei prossimi giorni proseguiremo con il caricamento di nuovi dati, ed entro Settembre abiliteremo i primi account al caricamento che vari enti e produttori privati di dati ci hanno richiesto. Sul fronte funzionale invece stiamo tra le altre cose lavorando al supporto per il mondo dei Linked Open Data (RDF e endpoint SPARQL).

A breve attiveremo inoltre gli account Twitter e Facebook , in modo da consentire a chi è interessato di essere costantemente aggiornato su tutte le novità inerenti il sito.

Insomma, l’avventura è appena iniziata…

Il Libro Bianco


L’EVPSI ha recente mente pubblicato la versione 1.0 (Beta) del “Libro Bianco per il riutilizzo dell'informazione del settore pubblico”

L’EVPSI è un progetto di ricerca sull’Informazione del Settore Pubblico coordinato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università degli Studi di Torino, con il supporto della Regione Piemonte, insieme al Centro NEXA su Internet & Società del Politecnico di Torino, alla Fondazione Rosselli e con la collaborazione della facoltà di Economia di Novara.

Prima pagina del Libro Bianco per il riutilizzo dell'informazione del settore pubblico

“La versione 1.0 (beta), rilasciata il 12 maggio 2012, si è arricchita attraverso il contributo di quanti hanno fornito spunti e commenti alla precedente versione 1.0 (alpha) del 24 aprile 2012.”

“Obiettivo del Libro Bianco, rivolto in particolare alle pubbliche amministrazioni ed ai decisori pubblici, è quello di evidenziare le opportunità dell'apertura dei dati pubblici, fornendo approfondimenti mirati in merito ai principali aspetti da considerare, agli errori da evitare ed agli strumenti a disposizione per massimizzare i benefici della condivisione e del riutilizzo dei dati.” estratto da http://www.evpsi.org

Il libro ci guida in modo ameno e semplice tra argomenti quali:

  • Il valore dell'informazione detenuta dal settore pubblico;
  • lo scenario internazionale e le tendenze emergenti;
  • raccomandazioni e buone partiche;
  • la tecnologia e l'accessibilità dei dati;
  • come licenziare i dati e renderli disponibili;
  • sfide, ostacoli e ulteriori opportunità;
  • le normative sul riutilizzo dell'informazione del settore pubblico;
  • costi, profitti e tariffe;
  • tutela dei dati personali;
  • controlli, abusi e responsabilità;

Il libro di può scaricare dal link http://www.evpsi.org/librobianco

DatiOpen.it: l'avventura ha inizio

Dopo molti mesi di gestazione, finalmente siamo pronti al lancio ufficiale di questo portale. In questo primo post cercheremo di spiegare le motivazioni che ci hanno spinto a tuffarci in quest'avventura, sperando che possa essere la più longeva possibile e contando molto su vostri consigli e aiuto in generale.

Idea di base: rendere i dati aperti usabili dal grande pubblico

L’idea di base di DatiOpen.it è quella di dare una spinta decisa al fenomeno OpenData Italiano, costruendo un database che possa raccogliere la maggiore quantità possibile di informazioni open, documentarle, tenerle aggiornate e fornire gli strumenti web per permetterne una fruizione online efficace e veloce. L’obiettivo finale è quello di rendere l’enorme patrimonio di dati Open che si sta costituendo accessibile facilmente al grande pubblico, perché siamo convinti che questa sia l’unico vero modo per valorizzare i dati open e dare loro la diffusione che meritano. Tim Berners Lee, uno dei maggiori promotori dell’iniziativa OpenData nonché co-inventore del protocollo WWW, in una sua conversazione al TED del 2009, sostiene che i dati diventano aperti quando smettono di essere “scuri, inscatolati e noiosi” ovvero quando smettono di essere inutilizzabili. “I dati di per sé non sono utilizzabili, ma in realtà veicolano quello che succede nella nostra vita e questo proprio perché qualcuno li prende e ne estrae qualcosa”. E quello che il progetto DatiOpen.it si pone come principale obiettivo è proprio quello di fare in modo che i dati open vengano utilizzati non solo da tecnici in grado di elaborare i dati ed usare gli strumenti più opportuni, ma soprattutto da parte dei cittadini e del grande pubblico in generale, perché il fenomeno OpenData passi da essere un fenomeno di nicchia ad un fenomeno di massa.

Lo scenario attuale: dati grezzi e dispersione dell’informazione

Lo scenario Italiano sulla diffusione degli OpenData sta rispecchiando in pieno le aspettative dei principali esperti del settore, ed attualmente siamo nel pieno di una cruciale fase il cui motto è “raw data now”, ovvero “dato grezzo e subito”. Infatti, grazie anche all’opera dei numerosi gruppi italiani dedicati al tema ed ad i numerosi convegni e seminari che si svolgono e si stanno svolgendo nel nostro paese, la cultura del dato open si sta sempre più diffondendo specialmente nelle PA (Pubbliche Amministrazioni), e stiamo assistendo settimanalmente alla nascita di nuovi portali creati da enti (comuni, regioni, ministeri, ecc.) che liberano i loro dati, assegnando quindi licenze open e rendendoli disponibili per il download in diversi formati su siti dedicati. La filosofia del rilasciare i dati così come sono ed il prima possibile sta quindi funzionando: invoglia grazie ai costi molti bassi ed al ritorno positivo di immagine gli enti a rilasciare dati “freschi” e nella maggiore quantità possibile, delegando ad un eventuale utente interessato al dato l’onere di riuscirne a fruire, ovvero di trovare il dato, aprirlo ed elaborarlo con strumenti adeguati. La situazione attuale vede quindi la presenza di molta informazione open, che aumenterà esponenzialmente nel tempo, dispersa però su molteplici siti differenti e nella grande maggioranza dei casi non direttamente fruibile: il dato di interesse va prima ricercato e trovato ed in seguito non è direttamente visualizzabile con tabelle, grafici e mappe ma deve esser prima scaricato ed in seguito aperto con strumenti a scelta degli utenti. Una situazione che può certamente soddisfare una nicchia di tecnici e aziende che hanno le potenzialità per compiere tali azioni, ma che certamente non consente al cittadino medio di accedere a tali informazioni.

La soluzione che proponiamo: tutti i dati per un portale, un portale per tutti!

DatiOpen.it è il portale che vuole diventare il punto di riferimento per i dati  aperti in Italia, sia per il grande pubblico che per quello più tecnico, raccogliendo dati dal maggior numero possibile di portali di open data e permettendone una ricerca ed una visualizzazione uniforme, facile ed efficace. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo abbiamo deciso di agire sui seguenti fronti:

  • Raccolta ed integrazione dati: Una redazione si occupa quotidianamente di monitorare la nascita e l’aggiornamento di risorse di dati open in Italia, di selezionare i dati più interessanti, di catalogarli, di uniformarli e di caricarli in un database integrato.
  • Fruizione dei dati: Abbiamo realizzato con la piattaforma open-source StatPortal OpenData un portale che attinge dal database integrato e consente la ricerca e la visualizzazione dei dati catalogati. Per tutti i dati è possibile almeno la visualizzazione tabellare interattiva; per quelli più strutturati contenenti anche informazione numerica è possibile anche la visualizzazione di grafici interattivi; infine per i dati che hanno anche un riferimento territoriale è possibile ottenere anche cartografie navigabili.
  • Creazione di una web community: Il portale è corredato da un blog in cui saranno proposti settimanalmente argomenti di dibattito, un forum in cui gli utenti potranno scambiarsi le proprie opinioni e discutere dei temi sugli OpenData, una sezione news in cui saranno riportate link e notizie interessanti. Inoltre l’iniziativa sarà presente anche sui quattro social network ad oggi più diffusi, ovvero Facebook, Twitter, LinkedIN e Google +.
  • Stimolare il caricamento dati: diventa anche tu un autore di dati open: Un portale di dati aperti non può non essere aperto: qualsiasi utente registrato può caricare nuovi dati nel portale, con l’unica limitazione che questi siano rilasciati con una licenza open. L’autore dei dati è sempre riportato in modo ben evidente, in modo da garantire la massima visibilità per il lavoro svolto per la comunità da ogni singolo individuo e/o ente. In questo modo ad esempio studenti, neo laureati, ricercatori e professionisti possono diventare autori di dati open semplicemente condividendo con licenza open dati risultanti da elaborazioni da loro condotte ed ottenere la massima visibilità sul web. Anche un ente che vuole condividere dei dati open in modo veloce, efficace e gratuito si può registrare e caricare i dati nel portale: questi saranno visibili in tempi brevissimi, fruibili con tabelle, grafici e mappe ed avranno la massima visibilità.

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